Vuelta a Espana 2017, Sanchez: “Il mio fisico è pronto e funziona a pieno regime”

Samuel Sanchez si appresta a correre la sua decima Vuelta a Espana e, nonostante la lunga esperienza, anche in questo 2017 la sua motivazione non accenna a scemare. Il corridore in forza alla BMC si sente ancora competitivo e vuole dimostrarlo sulle strade iberiche, sulle quali cerca un doppio riscatto. Oltre all’infortunio rimediato in primavera e dal quale sembra essersi completamente rimesso, l’asturiano vuole pareggiare il conto in sospeso lasciato con la corsa spagnola lo scorso anno, quando fu costretto al ritiro durante l’ultima settimana quando concorreva per un posto nella top 5.

Sanchez non vuole ancora pensare al suo futuro perchè focalizzato sull’appuntamento spagnolo: “Voglio correre la Vuelta, poi deciderò cosa fare l’anno prossimo”, dichiara con fermezza. Il nativo di Oviedo, inoltre, ha già cerchiato col pennarello rosso alcune frazioni. “Ci sono molte tappe nelle quali posso ambire alla vittoria – prosegue – C’è un arrivo che mi evoca bei ricordi ed è quello di Cuenca, traguardo sul quale ho vinto la mia seconda tappa alla Vuelta nel 2006. Ci sono anche le Asturie (la sua regione, ndr) con l’arrivo a Gijon , località in cui ho già vinto, e con l’Angliru, che si trova a 10 chilometri da casa mia”, evidenziando i suoi obiettivi e i legami affettivi con questa gara.

L’ex Euskaltel non si fa troppe aspettative e ha ben chiaro lo spirito con il quale affrontare questa gara, conscio della sua età, delle sue caratteristiche e della configurazione del tracciato. “Con un percorso come questo, ogni giorno può succedere di tutto se ogni tappa viene presa come una classica – prosegue il trentanovenne – Un giorno lotti per la generale e puoi ritrovarti fuori classifica il giorno successivo. In questa gara non puoi permetterti eventuali passi falsi”, sentenzia in chiusura.

Il Campione olimpico di Pechino 2008 si esprime anche sul suo stato di forma e sull’evoluzione dell’infortunio rimediato al Giro dei Paesi Baschi a pochi passi da un arrivo molto gradito allo spagnolo. “Fisicamente è probabile che mi sia ripreso completamente dalla rottura di un tendine della mano, dalle abrasioni e dalle contusioni. Il punto è che questo infortunio è stato un colpo duro da digerire per il morale. Mi sentivo bene e stavo per impormi su una delle salite che conosco meglio, Arrate”, osserva Sanchez.

Il corridore della BMC Racing è ora pronto e motivato per competere. Il cammino di avvicinamento per questo appuntamento non è stato ideale, ma Sanchez è soddisfatto dei tempi e delle modalità con i quali ha recuperato. “Mi sono riposato adeguatamente dopo la Route du Sud, ed era quello che mi serviva”, ha spiegato. “Ho corso il Giro di Polonia senza alcun dolore e il mio fisico è pronto e funziona a pieno regime”, conclude l’asturiano.

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